A pochi giorni dall'incontro promosso dal sindaco
Stefano Murer sul tema della Piana di Falcade, anche la Lega Nord,
presente nella minoranza del Consiglio con Andrea Pirazzoli, prende
posizione.
"Riteniamo doveroso -si legge in un
comunicato- dare un segnale positivo alle istanze dei cittadini e
perciò abbiamo deciso di contribuire fattivamente a una soluzione
compatibile con le reali esigenze della nostra gente".
La
sezione in questi ultimi mesi ha chiesto contributi a vari iscritti,
sia internamente al gruppo locale che esternamente, nel chiaro
intento di appoggiare le istanze del comitato.
«Sono numerosi
gli esponenti della Lega che hanno concretamente appoggiato i nostri
sforzi per sostenere il "Comitato contro la cementificazione
della piana di Falcade" -dice Alex De Pellegrin- Siamo convinti
che la salvaguardia ambientale sia irrinunciabile per noi e per le
generazioni future. Il nostro comune ha già pagato un prezzo molto
alto per le politiche sconsiderate che le passate amministrazioni
hanno attuato a discapito degli interessi della collettività».
I
leghisti plaudono all'inizitiva del Comitato che in occasione
dell'incontro di venerdì, previsto per le 21 alla Casa della
Gioventù (sarà interamente registrato da Radio Più e trasmesso in
differita lunedì alle 20.30) esprimono le loro perplessità in un
documento.
"Siamo ormai giunti alla stretta finale. Gli
ultimi sviluppi non sono purtroppo favorevoli. Non è accettabile ed
è anzi gravissimo che il sindaco dichiari, a pochi giorni dalla data
dell'incontro, di non avere informazioni da dare alla sua gente,
riguardo al problema della Piana di Falcade.La gente, d'altro canto,
avrebbe tutto il diritto, di avere risposte chiare, precise e
rassicuranti sul presente e sul futuro del nostro
paese".
"L'attività del Comitato è iniziata
principalmente per la scarsità di informazione e per un progetto non
chiaro e ricco di contraddizioni -conclude il comunicato-. Hanno
firmato la petizione molti paesani e molti villeggianti. Non ci
toccano minimamente certe dichiarazionidi parte che vogliono
collocare parte dei firmatari tra i pentiti della firma. Insinuazioni
inaccettabili".
[Il Gazzettino]
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