Il Comitato contro la Cementificazione della Piana di Falcade chiede
chiarezza, in conformità con gli impegni assunti dal sindaco ed alla sua
più volte manifestata apertura, circa il Piano di assetto territoriale.
Il comitato chiede un incontro pubblico perché il Pat è il futuro di
Falcade. Tutto questo in conseguenza alla predisposizione del “documento
preliminare” che il sindaco e l’architetto, Geremetta di Veneto
progetti, hanno presentato lo scorso 27 aprile in sala consiliare,
davanti all’amministrazione nonché al Comitato del piano strategico per
il turismo di Falcade ed il Comitato contro la cementificazione della
Piana. «Non è più sostenibile - dicono i firmatari del documento - che le notizie si apprendano solo di seconda mano, spesso travisate o deliberatamente manipolate, mutevoli a seconda del locale pubblico. Lo sgradevole vociferare che serpeggia da qualche mese nei confronti dell’operato del Comitato merita del resto una presa di posizione decisa da parte nostra». I toni sono tesi. «Non si dica oltre - prosegue il documento - ed in grandissima malafede, che le informazioni relative al Pua allora diffuse erano o sono false: le cartine utilizzate erano quelle fornite dall’ufficio tecnico, ed il plastico del progetto, che la gente andava a vedere curiosa ed incredula, era esposto in Comune. Non si dica oltre che il Comitato è contrario allo sviluppo di Falcade, e chi lo dice stia bene attento a non contraddirsi: ci si è opposti soltanto ad una cementificazione di 43 metri cubi sulla Piana, nel contesto di un paese già soffocato da alberghi chiusi, seconde case e negozi non più o mai aperti». (M.M.) |
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