«Sindaco dimettiti». A chiedere le sue dimissioni è il Comitato per la
piana dopo che a Falcade ha chiuso anche l’albergo più vecchio di
Falcade, il Focobon. Sarebbe colpa delle scelte urbanistiche del Comune,
favorevole all’edificazione sulla piana, oltre che alla mancata
realizzazione di un parcheggio a servizio dell’albergo chiesto dalla
proprietà, e del declassamento da tre a due stelle deciso dalla
Provincia. «Falcade sta morendo e gli alberghi chiudono - si legge nel comunicato - e chiuderà anche il parco. Chi gestisce la pista di fondo ha già dichiarato che mollerà. Insomma la crisi incombe». Il fatto che Stefano Murer asserisca che Falcade sia ridotta male e che l'unica ancora di salvezza sia costruire sulla piana, per il Comitato è il «segnale di una visione ottusa e distorta, che nega le reali e complesse dinamiche legate allo sviluppo turistico del paese». «Non basterebbe riqualificare tutta l'area adiacente alla Provinciale 346, che va dall'ufficio postale alla stradina che porta al Parco, per dare respiro e sufficienti guadagni a chi vuole creare nuove e rinnovate strutture?». E perché Murer non ha voluto discutere il progetto privato di riqualificazione del laghetto e dell’area sportiva? Stefano Murer risponde ironico: «Magari fra un anno e mezzo lascerò. Sono amareggiato per la chiusura dell’albergo. Il Comune ha fatto delle scelte e può anche darsi che siano state la causa o la concausa. Sulla riqualificazione dell’area ludico-sportiva, abbiamo chiesto elaborati, finora mai ricevuti, proprio per parlarne ai cittadini». D.F. |
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