FALCADE. «Vogliamo che si prenda coscienza di ciò di cui Falcade ha
realmente bisogno realizzandolo armonicamente, affinché il
territorio possa rimanere agevolmente fruibile non solo dai
turisti, ma anche dai falcadini di oggi e di domani». All’indomani
della presentazione del documento preliminare del Pat, il Comitato
contro la cementificazione della Piana di Falcade prende nuovamente
posizione sullo sviluppo futuro del paese. «Alla riunione -
spiegano i membri del Comitato - nella quale il sindaco Stefano
Murer e l’architetto Geremetta di Veneto Progetti hanno presentato il
Documento preliminare del Pat, siamo intervenuti chiedendo per
prima cosa che, in conformità con gli impegni assunti dal sindaco, anche
queste prime fasi vengano al più presto rese note a tutti i
cittadini. Il Pat rappresenta infatti il futuro di Falcade e per questo
è corretto che possa venire conosciuto da ognuno sin dalle sue
fasi iniziali». Trasparenza e informazione, dunque, due pilastri
sui quali il Comitato, sorto nel 2007, ha costruito e vinto la sua
battaglia contro il Piano urbanistico attuativo (Pua) che
prevedeva l’arrivo di 43 mila metri cubi di cemento sul “polmone verde”
della Piana. «In vista poi di un ventilato successivo incontro
con i proprietari dei terreni sulla Piana - aggiunge al proposito
il Comitato - abbiamo chiesto di poter avere finalmente chiarezza sulle
relative problematiche, soprattutto in ordine alle reali
intenzioni degli stessi proprietari, nonché alle disponibilità e
possibilità prospettabili dall’amministrazione comunale». Il
Comitato dice infatti “no” alle notizie di seconda mano. «Non si dica
oltre e in grandissima malafede - ammoniscono i giovani
rappresentanti del Comitato - che le informazioni relative al Pua allora
diffuse erano o sono false: le cartine utilizzate erano quelle
fornite dall’ufficio tecnico e il plastico del progetto era
esposto in Comune». «Non si dica oltre - continuano - che il Comitato è
contrario allo sviluppo di Falcade: ci siamo opposti soltanto ad
una cementificazione di 43 mila metri cubi proprio sulla Piana, nel
contesto di un paese già soffocato da alberghi chiusi, seconde
case e negozi non più o mai aperti». A confortare il Comitato
sono le parole dell’assessore Alberto Serafini che vengono giudicate in
linea con quanto sostenuto dal Comitato stesso e dalle oltre 2
mila firme raccolte contro la cementificazione della Piana. «Nella
mozione proposta da Serafini e approvata all’unanimità nel
Consiglio comunale si legge che “è intenzione di questa Amministrazione
non subordinare alle finalità di sostegno del settore edilizio...
la salvaguardia del territorio, nonché la tutela del paesaggio e
dell’ambiente, che costituiscono interessi primari e vitali per la
vocazione turistica di Falcade”. Si ricorda inoltre la “necessità
di una maggiore tutela dell’integrità del territorio, non assicurata
nella programmazione urbanistica ma contraddistinta da scelte e
previsioni urbanistiche scellerate a cui si cerca di porre
rimedio”».
- Gianni Santomaso http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2010/05/03/BL2PO_BL201.html |
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